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Volare di meno e riciclare di più non basta

Una biografia ragionata sui testi, articoli, ricerche che affrontano il tema del cambiamento climatico e della sua relazione con lo sviluppo sostenibile. Da L’Indice dei libri del mese

Le indicazioni che vengono dal mondo scientifico

C’è una sostanziale concordanza nel considerare il cambiamento climatico come dovuto all’attività umana e a evidenziare la drammaticità della situazione. Questo ha portato alla proposta di introdurre il termine Antropocene per denotare una nuova era geologica: 

Dalla famosa rivista “Nature” si può leggere questo contributo: Meera Subramanian, Anthropocene now: influential panel votes to recognize Earth’s new epoch, 21 maggio 2019

L’autorevole rivista “Lancet” ha lanciato un allarme sul clima e sulle conseguenze sulla salute umana: Nick Watts, Markus Amann, Nigel Arnell, Sonja Ayeb-Karlsson, Kristine Belesovam, Maxwell Boykoff e altri, The Lancet Countdown on health and climate change: ensuring that the health of a child born today is not defined by a changing climate, 13 novembre 2019

Un riassunto in italiano del documento si può trovate sul sito di “scienzainrete” un giornale di attualità nato per promuovere la cultura scientifica in Italia: Simona Re, Lancet countdown: prognosi riservata per clima e salute globale,  21 novembre 2019

L’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change), il gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni unite, pubblica periodicamente dei rapporti molto documentati sulle conseguenze del cambiamento climatico e su come affrontarlo. Recentemente ha pubblicato un rapporto su oceani e ghiacci.

Il rapporto 2018 sui rischi connessi al superamento di 1.5 °C di riscaldamento si trova sul sito di Cool Eart, un ente benefico che si batte, al fianco delle popolazioni coinvolte, per fermare la deforestazione. Un riassunto in italiano si può trovare sul sito di “scienzainrete”.

Anche “Nature” ha dedicato ampio spazio al problema, si veda ad esempio:

  • Time to listen to climate advice, 15 agosto 2019 (vol. 572)

A livello internazionale, vari appelli di scienziati sono apparsi negli ultimi mesi sulle riviste specializzate, ripresi dagli organi di informazione. In Italia un folto gruppo di scienziati ha firmato una lettera aperta per chiedere che anche l’Italia decida di agire sui processi produttivi e di trasporto, trasformando l’economia per raggiungere le zero emissioni nette di gas serra entro il 2050. La si può leggere sul sito di “Sbilanciamoci”.

Va detto che restano, in Italia ma non solo, agguerrite frange di negazionisti. Come attesta la petizione presentata lo scorso anno da un gruppo di docenti e ricercatori, fra cui il noto professor Antonino Zichichi, che mette in discussione la mole di dati scientifici che dimostrano l’origine antropica dei cambiamenti climatici

L’allarme del mondo scientifico non è rivolto solo all’aumento della temperatura, ma anche ad altri fattori che hanno un impatto negativo sull’ambiente, come l’inquinamento o il consumo del suolo e le conseguenze sulle scelte alimentari. Si vedano ad esempio alcuni articoli apparsi sulla rivista “Nature”:

  • Stop denying the risk ofair-pollution risks, 25 aprile 2019
  • Jeff Tollefson, One million species face extinction, 9 maggio 2019
  • Eat less meat: UN climate change panel tackles diets, 15 agosto 2019 (vol. 571)

Anche il problema dell’esaurimento delle risorse naturali è al centro dell’attenzione del mondo scientifico. Oltre alla risorsa più ovvia, l’acqua, altre considerate inesauribili sono oggi a rischio, come la sabbia. Sempre su “Nature”:

  • Time is running out for sand, 4 luglio 2019

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