Il 21, 22, 23 ottobre sarà mobilitazione in tutte le città italiane, poi verrà il momento di una grande iniziativa nazionale. Un messaggio di dialogo e solidarietà con le voci che in Russia e Ucraina chiedono una pace giusta. Da Collettiva.
Bisogna fermare la follia assassina del Cremlino che colpisce i civili e punta sulla città. Ma come? Lanciando altri missili assassini? Vendetta su vendetta, odio su odio, occhio per occhio ci renderà tutti ciechi. È il momento della condanna unanime del carnefice ma bisogna farlo senza diventare come lui. La guerra atomica la perdono tutti, chi spara prima o dopo.
Eravamo a Kiev la settimana scorsa, nella zona universitaria, bellissima, colpita oggi. La gente che abbiamo incontrato ora è nei rifugi delle stazioni della metropolitana, come topi in gabbia. È terribile. Noi, che ora siamo qui “al sicuro”, abbiamo ancora più responsabilità: perseguire la via del cessate il fuoco, diplomazia, Conferenza internazionale di pace.
Dunque, che possiamo fare? Se facciamo la manifestazione per la pace, ci dicono che non serve a niente. Se non la facciamo, ci chiedono “Perché non scendete in piazza?” Insomma, pare proprio che la responsabilità della mancata pace sia dei pacifisti, colpevoli di non aver fatto niente, o di aver fatto troppo. Vale quindi la pena fare un ripassino di quello che finora abbiamo fatto in questi mesi.