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Tanti soldi, tante armi. I dubbi degli Stati uniti arrivano alla Camera

Crepe nel sostegno bipartisan all’Ucraina, repubblicani e dem di sinistra chiedono spiegazioni alla Difesa: «Fino a quando?». Da il manifesto.

Mentre la guerra in Ucraina entra nel suo secondo anno, al Congresso Usa aumentano le preoccupazioni per il sostegno a Kiev e cala il consenso bipartisan sull’intervento americano. I repubblicani, che ora hanno il controllo della Camera, stanno esaminando anche le virgole degli oltre 112 miliardi di dollari stanziati in aiuti militari ed economici che erano stati approvati quando al Congresso la maggioranza era controllata dai democratici. Durante un’udienza del Comitato per le forze armate della Camera, per la prima volta gli alti funzionari del Pentagono sono comparsi davanti al Congresso e hanno dovuto faticare per avere supporto.

Lo scopo dell’udienza era quello di discutere le misure di responsabilità e monitoraggio implementate per garantire che le armi di fabbricazione americana vengano utilizzate dagli ucraini come previsto dagli accordi, ma in breve tempo è stato chiaro che il tono del Congresso era cambiato rispetto a qualche mese fa. I funzionari del Pentagono hanno rassicurato riguardo l’uso delle armi inviate, soprattutto sul fatto che non vengano contrabbandate al mercato nero, cercando di sgombrare il campo da quella che è una delle principali preoccupazioni dei repubblicani, ma il sottosegretario alla difesa Colin Kahl ha capito che il sostegno sta venendo a mancare non solo da parte del Gop ma anche tra le file dei democratici. «Alla fine di tutto questo, che cosa c’è?», ha chiesto il democratico californiano Ro Khanna.

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