Bocciata la norma sul reintegro solo nei casi di nullità “espressamente previsti dalla legge”. La Consulta aveva smantellato altri pezzi delJobs Act: nel 2018 sulla indennità per recesso; nel 2020s ulla illegittimità della indennità connessa a vizid i motivazione del licenziamento; nel 2021 sulla illegittima mancanza di giustificato motivo oggettivo. Da Il Fatto
Un altro pezzo del Jobs Act viene smontato dalla Corte costituzionale, che ieri ha pubblicato una sentenza – tanto per cambiare – sulle norme che regolano i licenziamenti nella riforma del lavoro targata Matteo Renzi. Questa volta la Consulta ha bocciato un articolo che prevedeva il reintegro nel posto di lavoro solo nei casi di nullità “espressamente previsti dalla legge” e non in tutti i casi di nullità. Il Jobs Act aveva creato così un cortocircuito: il decreto legislativo violava la legge delega approvata dal Parlamento.