Nel suo ultimo libro Bernardo Bortolotti fornisce il suo contributo al dibattito sul tema della diseguaglianza e sugli stessi assunti teorici su cui si basa il nostro sistema economico
Archivio | Italie
Parliamo di tasse, uscendo dagli slogan
Un basso livello di tassazione non significa maggior benessere per i cittadini. Al contrario, la qualità della vita delle persone è strettamente legata al peso delle entrate fiscali sul Pil
Lobby energetiche e negazionismo sul clima
L’insensata rincorsa al petrolio e al gas del nuovo piano energetico nazionale che toglie il sostegno pubblico alle rinnovabili e concede licenze facili alle trivelle su mare e terra
Rivoluzione verde per uno sviluppo sostenibile
Un innovativo programma di investimenti per sviluppare le nuove tecnologie offrirebbe il doppio dividendo di rilanciare l’occupazione, e difendere l’ambiente e la qualità della vita
Valsusa, cambiare strada è possibile e conviene
Secondo la Corte dei conti francese i costi della Tav sono lievitati da 8,5 mld a 26 e i lavori non sono ancora iniziati. Soldi che si potrebbero spendere per riammodernare la linea attuale
Di padre in figlio. L’Italia che non cambia
La distribuzione del reddito in Italia risente delle caratteristiche della famiglia di origine. Stralcio da un articolo del dossier di MicroMega sull’eguaglianza, che sarà discusso lunedì 13 maggio a Roma
Un welfare per donne e bambini?
Interventi selettivi contro la povertà possono portare buoni frutti, ma anche molti rischi. Il primo: rimuovere dalla sfera politica il contrasto alle condizioni che creano la diseguaglianza. Il ri-orientamento del welfare va fatto, ma nella prospettiva di un accentuato impegno alla riduzione delle disuguaglianze nelle condizioni di vita e di un universalismo attento alle differenze
Il regresso dell’Imu. A chi giova?
Intervenendo sulla tassa sulla casa, il governo Letta fa un triplice errore: spostando risorse dai più poveri ai più ricchi, dai più giovani ai più vecchi, dalle periferie al centro. Senza con questo aiutare l’economia
Quel Def è tutto finto, ma va bocciato
Al voto il Documento di economia e finanza: già smentito e superato dagli eventi, mantiene l’impostazione dell’Agenda Monti. E non è chiaro cosa cambieranno Letta e Saccomanni
Enrico Letta e i vertici di retroguardia
Merkel, Hollande, il segretario Ocse Angel Gurria, il capo del governo belga Elio Di Rupo, i leader della Ue, ora il leader spagnolo Rajoy. Ma gli incontri del premier sono stati tutti sulla difensiva