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SAVE GAZA – Fermate il Governo di Israele

15 Giugno 2025 – Da Monte Sole a Gaza: mai più stermini. In marcia per fermare la violenza, salvare vite, difendere il diritto alla pace e alla convivenza.

15 Giugno 2025 – ore 14
SAVE GAZA – Fermate il Governo di Israele
Marcia Nazionale da Marzabotto a Monte Sole
Per la Palestina, per la Pace

Le indicazioni pratiche e logistiche per partecipare alla Marcia Nazionale sono disponibili qui.

Il Comitato regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto, come aveva annunciato la Sindaca di Marzabotto il 25 aprile durante le celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, lancia l’appello per convocare una manifestazione nazionale che chieda al governo italiano ed alla comunità internazionale di agire con tutti gli strumenti politici, diplomatici ed economici di porre fine della violenza, di far tacere le armi e di fermare la deportazione nella Striscia di Gaza dove il massacro di civili sta assumendo la portata di un genocidio, liberare gli ostaggi e i prigionieri, di garantire assistenza alla popolazione civile e di riconoscere lo Stato di Palestina accanto allo Stato di Israele, nel rispetto dei diritti di entrambi.

APPELLO PER UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE, SALVIAMO GAZA E LA POPOLAZIONE PALESTINESE!

Da Monte Sole-Marzabotto la tragedia di Gaza assume in pieno il volto dei bambini uccisi a migliaia nelle case, nelle tende, nelle strade, negli ospedali della Striscia.

Israele va fermato. La violenza va fermata. Non è più possibile assistere silenti alla spirale di violenza e di violazioni del diritto internazionale che da decenni si stanno ripetendo. Ciò che è successo dal 7 ottobre 2023, non è altro che l’ultimo atto di una storia intrisa di violazioni e di ingiustizie che ci coinvolge tutte e tutti. Insieme, tutte e tutti, dobbiamo dire basta. Avere il coraggio e l’onestà di condannare l’ attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023, come di condannare la risposta d’Israele, che ha superato ogni limite ed ogni regola del diritto di difesa. Nonostante il rischio di violazione della Convenzione contro il genocidio, già denunciata dalla Corte Internazionale di Giustizia, l’esercito israeliano prosegue senza sosta incursioni e bombardamenti sulla popolazione civile, a cui, inoltre, sono negati cibo, acqua, cure mediche e protezione. La ferocia implacabile e la volontà di espellere la popolazione palestinese dalla Striscia, dopo averla rinchiusa in quel lembo di terra, si è estesa nelle città, nei campi profughi e nei villaggi della Cisgiordania, con continue azioni dell’esercito e dei coloni, assumendo, a tutti gli effetti, le caratteristiche, della pulizia etnica, vero e proprio crimine contro l’umanità, contro ogni norma, risoluzione e convenzione internazionale. E c’è una comunità internazionale lontana, inattiva, tollerante e silenziosa, capace solo di timide dichiarazioni, resa straordinariamente lenta e prudente nell’agire da opposti interessi, opportunismi, ambiguità, celati e malcelati disegni egemonici. Mentre gli stati ed i governi democratici hanno il dovere di fermare le violazioni del diritto internazionale e di proteggere la popolazione civile, con tutti i mezzi politici, diplomatici ed economici a sua disposizione.

Per questo chiediamo al Governo italiano e alle Istituzioni Europee di:

  • sospendere la cooperazione militare e l’Accordo di Associazione UE-Israele, sino a quando non siano cessate le violazioni dei diritti umani e dell’occupazione;
  • di ripristinare il sostegno all’UNRWA per l’assistenza ai profughi palestinesi;
  • l’immediato riconoscimento dello stato di Palestina;
  • chiedere la convocazione di una conferenza di pace sotto l’egida delle Nazioni Unite.

Azioni oggi necessarie per:

  • porre fine ad ogni tipo di violenza, a Gaza, in Cisgiordania, a Gerusalemme, in Israele;
  • ottenere l’immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza;
  • la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri;
  • garantire assistenza alla popolazione civile palestinese;
  • fermare la deportazione della popolazione palestinese e il piano di invasione di Gaza.

Da Marzabotto, da Monte Sole chiediamo di unirsi a noi in questo appello a tutte le persone e a tutte le organizzazioni che come noi sentono il dovere di fare tutto ciò che è in nostro potere per salvare vite, salvare civili, salvare bambini innocenti, salvare la pace e la convivenza tra palestinesi ed israeliani.

Non possiamo convocarla da soli, possiamo però metterci a disposizione per un grande incontro di tutte le organizzazioni qui a Monte Sole per prepararla.

Quando avvennero le stragi qui nessuno poteva immaginarsi cosa stesse succedendo. È nostra precisa responsabilità oggi che sappiamo, fare tutto quel che possiamo per fermare lo sterminio di una popolazione innocente, proprio come i civili inermi che abitavano a Monte Sole 80 fa.