La direttiva della Commissione, per la definizione di un quadro di riferimento per l’introduzione di salari minimi equi, lanciata il 28 ottobre dalla Commissione, è accolta con grande favore da Italia e Spagna. Da Il Corriere della Sera.
La proclamazione del Pilastro Europeo dei Diritti Sociali da parte del Parlamento, del Consiglio e della Commissione europea nel 2017 ha rappresentato una pietra miliare per l’aspirazione condivisa dei cittadini europei per un’Unione più inclusiva e giusta. Eppure, sono ancora necessari un maggiore impegno ed ulteriori sforzi per trasformare i principi guida del Pilastro in realtà concreta. L’Unione ha bisogno di strumenti operativi comuni per perseguire una convergenza sociale verso l’alto ed assicurare ai suoi cittadini pari opportunità di accesso al mercato del lavoro, condizioni di lavoro giuste, un’adeguata protezione ed inclusione sociale.
Le conseguenze della pandemia Covid-19 hanno fatto emergere con ancora maggiore evidenza le fragilità delle nostre reti di protezione sociale, già messe a dura prova dalla crescente frammentazione dei nostri mercati del lavoro in termini di protezione sociale e tutela del lavoro. Ciò, anche in ragione del diffondersi di nuove forme di lavoro. Questa frammentazione rappresenta una sfida anche per il ruolo della contrattazione collettiva, la cui capacità di copertura sta calando in maniera preoccupante nell’Unione Europea. I giovani, le donne ed i lavoratori con basse competenze sono spesso impiegati tramite contratti atipici, che mancano di un’adeguata protezione sociale.