Poco si parla dei requisiti richiesti per la regolarizzazione, se riguarderà chi ha già un rapporto di lavoro in nero. Per gli immigrati ora è fondamentale uscire dalla irregolarità. Da il manifesto.
Ma la questione della regolarizzazione ormai è sulla agenda politica istituzionale e anche nel dibattito pubblico. A livello governativo le resistenze e i distinguo sembrano più forti che non le dichiarazione di appoggio. Sull’altro fronte però non mancano voci che a volte suggeriscono di andare anche oltre l’apertura della stessa ministra.
Si tratta di prese di posizioni di associazioni, gruppi di studiosi, esponenti politici e singoli commentatori che perorano con motivazioni diverse la causa della regolarizzazione. Meritoria di nota è stata quella di Papa Francesco comparsa sui giornali di mercoledì: una gran bella notizia per i migranti
I problemi aperti riguardano da un lato il processo di regolarizzazione e i requisiti richiesti, dall’altro la dimensione e la composizione della platea degli aventi diritto, in altri termini quali sono le categorie di lavoratori che potranno effettivamente beneficiarne. Si parla, oltre che dei lavoratori dell’agricoltura, anche di colf e badanti e di altre categorie.