Occupazione record nell’are Ocse, l’Italia però è il paese con il calo più forte dei salari reali, sotto del 6,9 per cento rispetto al periodo pre pandemia, il peggior risultato dopo Repubblica Ceca e Svezia. Da Il Corriere della Sera
Sale «a livelli record» l’occupazione nell’area Ocse. Una crescita media del 25% dal 2000 con 662 milioni di lavoratori nei 35 Paesi dell’area e che nel 2024 e nel 2025 dovrebbe registrare un +0,7%. Aumento record anche per i salari reali saliti in media del 3,5% in 29 Paesi su 35. Queste sono le buone notizie.
Ma l’Employment outlook 2024 dell’Ocse diffuso ieri rivela anche che l’Italia «è il Paese che ha avuto il calo più forte dei salari reali: all’inizio del 2024 i salari reali erano ancora sotto del 6,9% rispetto al quarto trimestre 2019, periodo pre-pandemia». Sono i dati peggiori per l’area euro, superati solo da Repubblica Ceca e Svezia. E, prevede l’Ocse, la situazione nei prossimi due anni non cambierà, anche se lentamente, grazie al calo dell’inflazione, i lavoratori italiani riusciranno a migliorare il loro potere d’acquisto. La Germania segna un -2%, la Francia +0,1%. Mentre negli Stati Uniti e Regno Unito i salari reali hanno ampiamente superato i livelli del 2019.