Addio all’ambientalista e sindacalista. La sua vita e il suo impegno nel continuo confronto con Giorgio Nebbia, James O’Connor, Elinor Ostrom, Valentino Parlato, Vandana Shiva. Da Il manifesto
Sindacalista e ambientalista, traduttrice e studiosa, pioniera dell’ecologia politica. Giovanna Ricoveri è morta nella notte tra sabato 3 e domenica 4 agosto. Insieme a Valentino Parlato tentò di ricategorizzare il pensiero della sinistra, partendo dalla questione ambientale. Portò in Italia il pensiero di James O’Connor e diresse per molti anni la rivista Cns – Capitalismo Natura Socialismo (diventata poi Ecologia Politica – Ricerche per l’alternativa), affiliata alla capostipite Capitalism Nature Socialism, fondata negli Stati uniti da O’Connor e alla rete internazionale di riviste gemelle, dirette da Juan Martinez Alier e Jéan-Paul Déleage.
La continua ricerca per l’alternativa è stata la cifra dell’impegno intellettuale di Giovanna Ricoveri. La sua ecologia politica metteva al centro la relazione tra le scelte della politica e le leggi della natura, dando importanza allo stesso tempo al modo di funzionamento degli ecosistemi, alle leggi che li governano, e al ben vivere delle persone, alla giustizia e alla equità. L’uno non può prevaricare sull’altra: non ci può essere armonia del vivente senza giustizia ed equità tra persone e non ci possono essere giustizia ed equità senza rispetto dei limiti della natura.
Una idea di ecologia politica con tante influenze. Quella di Giorgio Nebbia, ecologo e professore di merceologia, osservatore del funzionamento della vita sul pianeta, come circolazione di materia e di energia dai corpi naturali (aria, acqua, suolo) agli esseri viventi (animali e vegetali).