La sentenza dello scorso 13 luglio che ha riconosciuto il reato di riduzione in schiavitù a carico di alcuni imprenditori agricoli è il punto di arrivo di un cammino iniziato nel 2011, con lo sciopero dei braccianti alloggiati all’interno della masseria Boncuri a Nardò
Autori Sezioni: Antonio Ciniero
Viaggio tra gli sfruttati di Borgo Mezzanone
Nel ghetto di Borgo Mezzanone, ad appena 10 km da Foggia, vivono 800 bulgari che lavorano come braccianti nella raccolta del pomodoro. Per più della metà si tratta di bambini
Quando la povertà diventa strutturale
Secondo i dati diffusi dall’Istat 1 milione e 470 mila famiglie (5,7% di quelle residenti) vivono in condizione di povertà assoluta. In Italia su 60 milioni di abitanti ci sono quasi 12 milioni di poveri
Oltre il caporalato, lo sfruttamento
Stando al dibattito pubblico, sembra che le condizioni di grave sfruttamento che si riscontrano nell’ambito del lavoro agricolo siano principalmente conseguenza del caporalato
Migranti e lavoro bracciantile a Nardò
L’assenza di servizi che dovrebbero essere garantiti dalle istituzioni crea le condizioni per cui il caporalato resta un elemento strutturale all’organizzazione del lavoro
Le ricadute delle politiche migratorie
Dagli anni Settanta, con l’affermazione delle dottrine neoliberiste, le migrazioni sono state sempre più connotate negativamente e presentate come antagoniste al nuovo ordine economico, politico e sociale