Da Milano a Palermo, passando per Torino, Firenze, Roma, Bari e Cagliari, la protesta di associazioni, studenti e Cgil con Pd, M5S e Avs. Gli studenti denunciano: «Spendiamo 30 miliardi di euro in armi». Da il manifesto
Almeno ottantamila in tutta Italia, ventimila solo a Roma. I numeri della manifestazione per la pace organizzata ieri in sette città italiane: oltre alla capitale cortei anche a Torino, Milano, Firenze, Bari, Palermo e Cagliari. La mobilitazione è stata promossa da Europe for peace, Rete italiana pace e disarmo, Fondazione PerugiAssisi e Sbilanciamoci!, con il supporto di Cgil, Anpi, Acli e oltre 400 tra associazioni e movimenti. Hanno aderito anche le opposizioni, con delegazioni di Pd, Avs, M5s e Rifondazione presenti nelle piazze.
A ROMA le bandiere palestinesi, delle associazioni e organizzazioni studentesche riempiono la piazza. Di fronte al Colosseo, sopra il palco, una signora spalanca le finestre e appende alcune sciarpe e camicie colorate. Dal viola al rosso, prende forma la bandiera della pace. «L’Italia ha le mani sporche di sangue», denuncia Bianca Piergentili, coordinatrice della Rete studenti medi del Lazio. «La Costituzione ripudia la guerra, ma come facciamo a ripudiarla se spendiamo 30 miliardi di euro per le armi?», domanda dal palco