Precari, Cig e part time in aumento, mentre le ore lavorate sono inferiori al 2007. Sui tassi di occupazione in aumento pesa il calo demografico. Da Il Fatto quotidiano.
I giornali di destra negli ultimi mesi, non fanno altro che sbandierare presunti dati sulla crescita occupazionale, trionfalmente annunciati dal governo, e attaccare chi si azzarda a evidenziare che non c’è nessun boom di occupati. Ma solo sfruttamento, bassi salari, precarietà. Questa coalizione politico-mediatica è la stessa che negli ultimi anni ha attaccato, e poi abolito, il Reddito di cittadinanza, scatenando una lotta contro i poveri anziché contro la povertà. Togliendo un reddito minimo universale che non consentiva più la ricattabilità dei lavoratori più fragili.
Tuttavia, oggi, la stessa coalizione sta scoprendo che “non si fanno le nozze con i fichi secchi” o detto in altri termini, non si può avere crescita economica col lavoro povero. Ma vediamo in dettaglio, e analiticamente, come stanno le cose e qual è lo stato del mercato del lavoro italiano.