Il prossimo 27 maggio, a Roma associazioni, reti, campagne (tra cui molte organizzazioni aderenti a Sbilanciamoci) e la Cgil promuovono un’assemblea nazionale dal titolo “Insieme per la Costituzione”, in cui si discuteranno iniziative comuni contro i tentativi di stravolgimento della Costituzione materiale e formale e del ruolo del Parlamento.
Il prossimo 27 maggio (a partire dalle 9.30, al centro Congressi Frentani, a Roma), associazioni, reti, campagne (tra cui molte organizzazioni aderenti a Sbilanciamoci) e la CGIL promuovono un’assemblea nazionale dal titolo “Insieme per la Costituzione”, in cui si discuteranno le iniziative comuni contro i tentativi di stravolgimento della costituzione materiale e formale del nostro Paese, a difesa dei diritti fondamentali (ambiente, diritti, lavoro, pace) dei cittadini e di una democrazia rinnovata, partecipata, dal basso, a difesa del ruolo del Parlamento.
Siamo contrari ai tentativi di divisione del Paese. L’introduzione dell’autonomia differenziata è un progetto che mette a repentaglio la coesione sociale e l’universalità dei diritti, soprattutto negli ambiti dell’istruzione e della salute. Il Servizio sanitario nazionale è da tempo sotto attacco, in difficoltà, in affanno. La carenza di risorse – nonostante i finanziamenti (insufficienti) durante il periodo della pandemia – la mancanza di personale, e la crescente privatizzazione dei servizi stanno portando il sistema pubblico in una situazione drammatica. Questa crisi è pagata a caro prezzo dai cittadini. La carenza dei servizi e i ritardi dell’erogazione delle prestazioni (che costringono i cittadini a rivolgersi al settore privato), l’inadeguatezza di molte strutture e di servizi specialistici stanno facendo venire meno il diritto all’assistenza sanitaria sancito dalla nostra Costituzione. Le diseguaglianze sanitarie, tra Nord e Sud del Paese, sono sempre più marcate.
Analogamente accade con l’istruzione, il cui diritto è sempre più intaccato dall’insufficienza di finanziamenti al sistema formativo, dalla carenza di strutture e di alloggi per gli studenti universitari, dall’inadeguatezza del sistema delle borse di studio. La precarietà del lavoro – incentivata anche dagli ultimi provvedimenti del governo – continua a rappresentare una piaga sociale gravissima. Le tutele sociali per gli indigenti – anche queste sancite dalla nostra Costituzione – sono duramente intaccate dalla demolizione del reddito di cittadinanza. La tragedia dell’alluvione in Romagna (frutto anche dei ritardi di questi anni nella messa in sicurezza del territorio) e la partecipazione italiana – con la fornitura delle armi- alla guerra in Ucraina testimoniamo quanto ancora siano lontani dalla loro attuazione due principi fondamentali della Costituzione: la tutela dell’ambiente (art. 9) e il ripudio della guerra (art. 11).
Ecco alcuni dei buoni motivi per ritrovarci il prossimo 27 maggio “insieme per la Costituzione”.
E’ fondamentale ribadire – in un momento in cui la nostra carta costituzionale è sotto attacco e rischia di essere stravolta – la nostra critica ai progetti dell’autonomia differenziata e della deriva presidenzialistica che si vorrebbe imporre alla nostra democrazia. Che invece deve essere rafforzata, con la partecipazione popolare e con la promozione di questi diritti ambientali, sociali ed economici che la nostra Costituzione ha voluto e che sono il fondamento del nostro patto sociale.