Una contro-finanziaria per ridurre le diseguaglianze e cambiare un modello economico insostenibile. Una supertassa sui grandi patrimoni, risorse per sanità, scuola, dissesto idrogeologico, riconversione industriale. Cosa si potrebbe fare con i soldi del ponte sullo Stretto. Da Terzogiornale.it
La “contro-finanziaria” presentata da “Sbilanciamoci!” – promossa da una cinquantina di associazioni della società civile, reti ed enti del Terzo settore impegnati da anni (nasce nel 1999, e la prima contro-manovra risale al 2000) nell’elaborazione di proposte di politica economica e fiscale alternative – è ancora una volta un’altra cosa rispetto alle scelte sull’utilizzo delle risorse pubbliche alle quali siamo abituati, e che ormai sembrano “oggettive” e immodificabili. “Sbilanciamoci!”, facendo fede al significato del suo stesso nome, propone un approccio completamente diverso al problema della gestione delle risorse pubbliche e del controllo del debito. Si tratta, in sostanza, di una vera e propria legge di Bilancio alternativa descritta dai detrattori come “il libro dei sogni”, ma che in realtà – anche dal punto di vista tecnico – si potrebbe realizzare concretamente se solo ci fossero le volontà politiche. Tutte le proposte sono dotate di copertura finanziaria.