Il rapporto Milex: 3,5 miliardi già nei prossimi 36 mesi. Gran parte dei fondi finiscono all’estero. Acquisteremo artiglieria a lunga gittata, droni, razzi, blindati, sottomarini, caccia, elicotteri, bombe e missili d’attacco, satelliti e radar, cyber-security. Da Il Fatto quotidiano
Il tassametro della spesa militare continua a correre. Dall’inizio della XIX legislatura, con la destra di Giorgia Meloni al governo, il Parlamento ha autorizzato l’acquisto di sistemi d’arma per oltre 42 miliardi di euro, di cui 15 sono già stati impegnati in modo vincolante. In meno di tre anni, il ministro Guido Crosetto ha portato all’approvazione delle commissioni Difesa di Camera e Senato 46 programmi di riarmo: 37 sono ex novo, mentre 9 decreti riguardano l’avvio di nuove fasi di programmi già operanti.
Le cifre sono state divulgate da Milex, l’osservatorio indipendente sulle spese militari. Nei prossimi tre anni, questi programmi graveranno sul bilancio dello Stato per oltre 3,5 miliardi di euro: 1,1 miliardi nel 2025, 1,04 nel 2026, 1,4 nel 2027. Ed è appena l’inizio: “Salvo rarissimi casi – si legge nel rapporto – l’impegno finanziario pluriennale oggetto del singolo schema di decreto ministeriale copre solo una porzione del costo complessivo, ma si spalma su un cronoprogramma di pagamento che ha una durata prevista, in media, di dieci o quindici anni”. In pratica, i miliardi già messi a bilancio sono un piccolo “acconto”: il grosso della spesa arriverà più avanti, e inciderà per anni.