Martedì 10 dicembre alle 15.00 presidio della Campagna “Ferma il riarmo” e delle reti pacifiste in Piazza Capranica a Roma. Fermiamo le guerre, riduciamo le spese militari, mobilitiamoci per una politica di pace e di solidarietà.
In Italia negli ultimi dieci anni la spesa per le armi è aumentata del 132%, mentre la spesa per la sanità, l’educazione e la protezione ambientale è rimasta quasi invariata, lasciando indietro sempre più persone. Tutto questo mentre nel mondo crescono vittime e rifugiati a causa di conflitti, e la crisi ambientale peggiora drasticamente. Anche per il 2025 il Governo vuole aumentare del 12% le spese militari e ha già confermato 40 miliardi di euro per nuovi sistemi d’arma nei prossimi anni.
Fermiamoli! Fermiamo le guerre, riduciamo le spese militari, mobilitiamoci per una politica di pace e di solidarietà.
IL MANIFESTO DELLA CAMPAGNA “FERMA IL RIARMO!”
Come facciamo a difendere il nostro diritto alla salute, a salvare il nostro sistema sanitario, ad affrontare le emergenze climatiche e i disastri ambientali, a investire sui giovani, sulla scuola e sul diritto ad un lavoro dignitoso, a contrastare la povertà e le disuguaglianze sociali che stanno esplodendo, a sviluppare la solidarietà e la cooperazione internazionale se non riduciamo le spese militari?
La risposta è evidente. Eppure alcune lobby politico-mediatiche, militari e industriali vorrebbero continuare ad aumentare le spese per le armi e gli eserciti, togliendo altre preziose risorse alla cura dei nostri bisogni vitali. Una autentica follia! Mentre le sanguinose guerre in corso e la totale assenza di politiche di pace ci stanno impoverendo a vista d’occhio, mentre si sta distruggendo il tessuto produttivo italiano ed europeo aumentando la disoccupazione, il lavoro povero, precario e sfruttato, i signori della guerra e i mercanti d’armi vogliono alimentare la più pericolosa corsa al riarmo della storia.
Aiutaci a fermarli!
L’URGENZA DI QUESTA AZIONE
La spesa militare globale è in crescita da oltre due decenni, come dimostrano tutti i dati internazionali più attendibili: una tendenza ulteriormente rafforzata negli ultimi due anni e mezzo a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina e della ripresa di retoriche e politiche sempre più allineate alle richieste del comparto militare-industriale-finanziario.
Ciò che prima veniva deciso in termini meno dispendiosi, ma con opacità e reticenze, oggi viene rivendicato: da qui la crescita enorme delle risorse che gli Stati mettono a disposizione del comparto militare, in particolare per quanto riguarda la produzione e il commercio di nuovi sistemi d’arma.
Contemporaneamente, l’opposizione alle spese militari rimane uno dei punti qualificanti dell’azione del variegato movimento pacifista, nonviolento e per la giustizia sociale, trovando sempre un buon riscontro sia degli attivisti che nell’opinione pubblica in generale (come dimostrano anche diversi sondaggi d’opinione). Per tale motivo pensiamo sia venuto il momento di rilanciare una mobilitazione collettiva forte contro le spese militari, con nuovi strumenti e nuova capacità di attivazione. Senza partire da zero, ma anzi rafforzando tendenze e collaborazioni già presenti per essere sempre più incisivi grazie a una nuova “campagna/mobilitazione” che vuole rimettere in fila quanto già fatto, riprendendo e rilanciando i punti e ragionamenti “chiave” già sviluppati per dimostrare che l’aumento della spesa militare (sia in termini quantitativi che qualitativi) è una minaccia per il futuro di tutti, oltre a costituire un “gap democratico” rispetto al volere della maggioranza dell’opinione pubblica.
È tempo di intervenire, tutte e tutti, sulla politica, sui media, sulla nostra stessa società, per stimolare una riflessione su queste nostre proposte di alternativa alle spese militari, e su cosa davvero sia necessario per ridurre l’insicurezza armata globale e ridare fiducia nel futuro, in particolare alle nuove generazioni.
Vi aspettiamo tutti e tutte martedì 10 dicembre alle 15.00 al presidio della Campagna “Ferma il riarmo” e delle reti pacifiste in Piazza Capranica a Roma.
Per maggiori informazioni visita: fermailriarmo.it