Un viaggio a bordo della macchina del tempo per scoprire le origini della moneta e avere la chiave di lettura della crisi di oggi
Dalle pietre di Yap alle riforme di Solone nell’Antica Grecia, dai banchieri del Quattrocento al mito dell’oro dei primi anni del Novecento. Una lunga storia di creditori e debitori, di forti e deboli, di grandi riformatori che hanno considerato la moneta un bene pubblico e di spregiudicati mercanti che l’hanno usata come una merce.
Solone fece una vera politica monetaria? Non fu solo Menenio Agrippa con il suo celebre apologo a indurre la plebe a più miti consigli, ma una sapiente opera di svalutazione della moneta fatta per alleviare il peso dei debiti sui più poveri? E perché Enrico VIII, noto per le sei mogli, era chiamato “The Old Coppernose”? Per quale motivo alla fine del Seicento, per risolvere il problema della penuria di monete d’argento in Inghilterra, furono chiamati il filosofo Locke, Isaac Newton e Halley, quello della cometa? Perché scoppiò la Grande Depressione degli anni Trenta? Di chi è la colpa se l’euro trema?
Questo libro ricompone il disordine di oltre due millenni di vicende della moneta, raccontando i fatti del passato, mettendo in luce rapporti di forza e di potere, individuando gli influssi culturali e scoprendo, con un linguaggio alla portata di tutti, il filo rosso che ha condottoinesorabilmente l’economia mondiale alla crisi di oggi. Una controstoria della moneta che spiega, scrutando nelle pieghe dei secoli, l’eterno conflitto tra debitori e creditori, e come i guai di oggi possono essere decifrati solo con una full immersion nella macchina del tempo.
Roberto Petrini Controstoria della moneta, Imprimatur, 2014