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Consiglio Ue, bocciata la sospensione del partenariato con Tel Aviv

Fra gli oppositori Italia, Ungheria e Germania. Kaja Kallas incassa la sconfitta. Human Rights Watch: «Finora, la revisione è stata un bluff a carte scoperte». Da ilmanifesto

L’accordo raggiunto la settimana scorsa con Israele per l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia è qualcosa ma non abbastanza, fa capire la responsabile della politica estera Ue Kaja Kallas, riconoscendo poi che la situazione umanitaria a Gaza rimane «catastrofica». Se poi Israele «non rispetterà gli impegni», concede Kallas, l’Ue «manterrà aperte tutte le opzioni e saremo pronti ad agire». Ma con un grande punto interrogativo quanto a tempi e modalità.

IL CONSIGLIO dei ministri degli Esteri Ue, riunito a Bruxelles per l’ultima volta prima del prossimo ottobre, congela ogni azione possibile nei confronti di Tel Aviv. Rispetto alla situazione nella Striscia, l’Alta rappresentante dichiara che «l’Ue continuerà a seguire da vicino l’attuazione di questo accordo» e assicura che «fornirà aggiornamenti ogni due settimane». Ma niente più di questo. 

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