Istat e Ufficio parlamentare di bilancio concordano: l’Italia non è cresciuta nel 2024 e nel 2025 sarà lo stesso. L’anno scorso boom di cassintegrati e anche quest’anno parte male. Ferrari, Cgil: “Una politica diversa è indispensabile”. Da Collettiva.it
Il tempo della propaganda è finito, Istat e Ufficio parlamentare di bilancio hanno appena certificato quel che da tempo la Cgil afferma, il Paese è fermo, non è affatto vero che siamo campioni in Europa per crescita, e continuare ad affermarlo significa non affrontare la situazione e sbagliare politiche. Incapacità o volontà precisa? Sta di fatto che le bugie hanno le gambe corte.
Anche il IV trimestre dello scorso anno fa registrare una crescita congiunturale dello 0,0%, esattamente come il III e, quindi, il 2024 si è chiuso con un aumento del Pil pari allo 0,5%. Queste tre righe contengono due notizie, la prima è che per due trimestri di seguito la crescita è stata zero, la seconda è che nell’anno in esame la crescita è stata la metà rispetto a quanto previsto dal governo in atti ufficiali come il Piano Strutturale di Bilancio alla base della legge di bilancio. La terza notizia, implicita, è che non è affatto vero che l’Italia è il Paese che cresce di più in Europa, anzi.