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L’ora più buia per l’uguaglianza: 71 miliardari e 5,7 milioni indigenti

Rapporto Oxfam “Diseguitalia” pubblicato in occasione dell’avvio del Forum mondiale di Davos. I risultati delle politiche sociali e del lavoro del governo Meloni: in due anni una società polarizzata dove il lavoro è più povero. Da il manifesto

Hanno guadagnato 166 milioni di euro al giorno nel 2024. Complessivamente la loro ricchezza è aumentata di 61,1 miliardi di euro in un anno. Il valore complessivo è di 272,5 miliardi di euro. Questo è accaduto a 71 miliardari in Italia. Negli stessi mesi, 2,2 milioni di famiglie, composte da 5,7 milioni di persone, sono rimaste in povertà assoluta. Questa è la fotografia della polarizzazione sociale presentata ieri dalla sezione italiana del rapporto Oxfam intitolato «Diseguitalia» in occasione dell’avvio del Forum mondiale di Davos. Complessivamente il 5% più ricco delle famiglie è titolare del 47,7% della ricchezza nazionale.

Il divario è aumentato in maniera considerevole in quattordici anni. Tra dicembre 2010 e giugno 2024 la quota delle famiglie più ricche è aumentata di oltre sette punti percentuali, passando dal 52,5% al 59,7%. Nello stesso periodo la quota detenuta dal 50% delle famiglie più povere si è contratta di quasi un punto percentuale passando dall’8,3 al 7,4%.

L’andamento positivo del mercato del lavoro, propagandato dal governo Meloni, non ha comportato una riduzione della povertà assoluta che è stata alimentata dall’inflazione ancora elevata e si è fatta sentire di più sulle famiglie meno abbienti. La ripresa dell’occupazione post-pandemia, con un tasso di occupazione al 62,4%, è stata trainata dall’occupazione over 50. La disoccupazione ai minimi storici al 5,7% è stata ottenuta anche grazie all’aumento degli inattivi, cioè di coloro che non cercano più il lavoro.

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