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Speciale Coronavirus

Giù le mani dai fondi strutturali

Giù le mani dai fondi strutturali

Il commissario europeo Paolo Gentiloni conferma l'ipotesi di utilizzare i fondi strutturali europei non ancora impegnati per finanziare le spese straordinarie dell'emergenza Covid-19. Tale modalità ha il vantaggio di essere rapidamente attivabile, a differenza del Meccanismo Europeo di Stabilità. Dal sito del Sole24ore.
Non serve un piano Marshall, ma un piano Delors/Draghi

Non serve un piano Marshall, ma un piano Delors/Draghi

Per contrastare la pandemia di coronavirus, con Banca europea per gli investimenti e Fondo europeo per gli investimenti, l'Europa potrebbe mobilitare 1.000 miliardi di euro. Da blog dell'Huffington Post.
Catene globali del contagio e politica industriale

Catene globali del contagio e politica industriale

Lo shock economico della pandemia dipende dall’assetto dell’economia capitalistica mondiale in seguito alla globalizzazione neoliberista. Serve un approccio radicalmente diverso di politica industriale che colmi le asimmetrie strutturali tra le economie, verso uno sviluppo egualitario e cooperativo.
Andrà a finire bene? Come sta funzionando il Ssn

Andrà a finire bene? Come sta funzionando il Ssn

Di fronte al Covid-19 il Servizio sanitario nazionale sconta limiti e aporie. Ma mostra anche grandi doti di resilienza, che affondano le radici in un patrimonio quarantennale di lotte sociali, competenze e idealità a cui si deve tornare a guardare. Consapevoli che “per le cose difficili, ci vuole intelligenza collettiva”.
Coronavirus: una cura anche per il commercio globale

Coronavirus: una cura anche per il commercio globale

Mai come ora, di fronte al Covid, è urgente ricondurre il commercio globale in una strategia che metta al centro dell’agenda politica nazionale ed europea la giustizia sociale, la possibilità di lavorare e sostenersi dignitosamente, e la giustizia ambientale, la possibilità di avere un futuro sul pianeta.
L’Europa: che cosa fa, che cosa servirebbe

L’Europa: che cosa fa, che cosa servirebbe

Sopravviverà l’Unione Europea all’epidemia di coronavirus? Il suo futuro si gioca sulla capacità di mettere subito in campo interventi strutturati e radicali di politica fiscale – eurobond, finanziamento diretto della spesa, investimenti pubblici – dell’ordine di grandezza pari all’8-10% del Pil europeo.
Le armi spuntate dell’Europa nella “guerra” al virus

Le armi spuntate dell’Europa nella “guerra” al virus

Di fronte all’epidemia, politica monetaria e politica fiscale servono a poco se non sono coordinate fra loro e a livello europeo: un coordinamento che le istituzioni Ue non sono pronte a esercitare. Manca un governo federale per ripartire i costi dell’emergenza e armonizzare i comportamenti degli Stati.
Preparare il dopo-virus

Preparare il dopo-virus

Gli operai di alcune industrie di armi hanno proclamato lo sciopero e Cgil Cisl e Uil sono impegnate in una trattativa con il governo per ridurre la lista delle aziende considerate essenziali. Minacciano lo sciopero generale ma si può ipotizzare anche una rete, azienda per azienda, di “comitati di salute sociale”, per individuare produzioni superflue o riconvertibili. Da Volerelaluna.
“Ue e Bce, non è così che si supera la crisi”. L’appello di 103 economisti

“Ue e Bce, non è così che si supera la crisi”. L’appello di 103 economisti

Unione Europea e Banca Centrale Europea stanno rispondendo con politiche del tutto inadeguate all'emergenza legata al coronavirus, esponendo la Ue a una crisi esiziale. Cosa è necessario davvero: l'appello di oltre 100 economisti italiani. Da "MicroMega online".
Convert Defense and Other Industries to Fight New Security Threats

Convert Defense and Other Industries to Fight New Security Threats

Di fronte al coronavirus, si deve esplorare la possibilità della riconversione industriale - a partire dall'industria militare - per rispondere alle istanze sociali che nascono dalla crisi. Il punto è se (e come) i movimenti progressisti possono cogliere questa sfida. Da “The Global Teach-In”.
L'ambiente ai tempi della pandemia

L’ambiente ai tempi della pandemia

La pandemia di coronavirus evidenzia, ancora una volta, lo stretto legame tra tutela dell’ecosistema e della salute. Si tratta di priorità da perseguire insieme invece di contrapporre emergenza sanitaria, economica e ambientale: l’Italia e l’Europa devono compiere scelte chiare, nette e responsabili.
Coronavirus, gli effetti collaterali

Coronavirus, gli effetti collaterali

Cosa tendiamo a non vedere, tutti presi dai bollettini della Protezione civile. La rivolta delle carceri e i 13 morti di Modena. I senza casa, i poveri soli, i migranti ricacciati in strada dai decreti Sicurezza. Le intrusioni nella privacy per monitorare il coprifuoco. E i suoi rischi.
Tutti uguali davanti alla pandemia?

Tutti uguali davanti alla pandemia?

Siamo davvero tutti uguali di fronte al coronavirus? Gli effetti diretti, e ancor più indiretti, ci stanno mostrando differenze a seconda delle condizioni socio-economiche e tra le imprese. E la guerra contro il nemico invisibile, se persistente, non potrà essere lasciata al mercato. Da "Scienza in rete".
Chiudere subito lo stabilimento degli F-35 e tutti gli impianti delle produzioni militari

Chiudere subito lo stabilimento degli F-35 e tutti gli impianti delle produzioni militari

Lo chiedono Sbilanciamoci!, Rete della Pace e Rete Italiana per il Disarmo all'indomani del Decreto che ha ulteriormente ridotto le attività produttive in Italia a causa del coronavirus: il testo del comunicato stampa del 23 marzo 2020.
Il governo di fronte all’emergenza coronavirus

Il governo di fronte all’emergenza coronavirus

Il decreto “cura Italia” del governo contiene misure condivisibili. Manca però la consapevolezza che per affrontare una crisi sanitaria, economica e sociale destinata a protrarsi a lungo – in Italia, in Europa e nel mondo – è necessario un cambio di passo, con interventi e strumenti ben più radicali.
Coronavirus, il governo dimentica homeless e migranti

Coronavirus, il governo dimentica homeless e migranti

L'emergenza colpisce ancora più duramente le persone meno protette. Ma per il momento non esistono indicazioni del governo sull'organizzazione e l'erogazione dei servizi sociali in questa fase di crisi. E cento associazioni scrivono a Conte per chiudere Cas, Cara, hotpsot, a favore di un'accoglienza diffusa.
Le disuguaglianze di genere non vanno in quarantena

Le disuguaglianze di genere non vanno in quarantena

Nell’emergenza Covid-19 un aspetto cruciale è sottaciuto: la condizione di tante donne impegnate in tempi di quarantena nelle attività di produzione e riproduzione sociale. Serve una saldatura tra femminismo e anticapitalismo che coniughi benessere collettivo, giustizia sociale e parità di genere.
L’economia dopo il Covid-19

L’economia dopo il Covid-19

L’intervento pubblico come leva per uscire dall’emergenza Covid-19. A partire da una misura universale di protezione sociale e dall’indirizzare i settori oggetto di salvataggi verso produzioni “verdi”, facendo coincidere i fondi del New Green Deal europeo con quelli dei provvedimenti anti-crisi.
Lezioni dalla Cina

Lezioni dalla Cina

La nascita dell’epidemia di coronavirus, l’esplosione del contagio e le misure del governo di Pechino sono analizzate in un testo – Social Contagion – di un blog di ricercatori cinesi all’estero, ‘Chuangcn.org’: qui una sintesi, con le lezioni che vengono dalla Cina e le conseguenze sul suo ruolo internazionale.
Movimenti sociali e pandemia: un altro mondo è necessario

Movimenti sociali e pandemia: un altro mondo è necessario

In questa crisi può essere decisivo il ruolo dei movimenti nel ricreare solidarietà, nel contaminare saperi e individuare le concause socioeconomiche e politiche della pandemia, nel rivendicare diritti e spazi di decisione, contro le derive autoritarie nella gestione dell’emergenza.