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Editoriali

La china dell’Europa

Le previsioni per le europee del 9 giugno e per la prossima Commissione non sono rosee. Già oggi l’Europa sta sposando sempre più la linea della guerra, della chiusura ai migranti e sta indebolendo le prospettive del Green Deal. Eppure in Europa bisogna stare. Tornare alla logica degli Stati nazionali sarebbe pericolosissimo. Si tratta di continuare a lottare per un’Europa sociale e di pace. Anche nelle urne.

In bicicletta contro il fascismo

A 80 anni di distanza il ricordo dell’eccidio delle Fosse Ardeatine è quanto mai necessario. Di fronte alla rinascita del nazionalismo e del fascismo in Europa, alla recrudescenza di un autoritarismo strisciante nel nostro paese. Per questo Sbilanciamoci sostiene la Staffetta partigiana: manifestazione in bicicletta, in ricordo delle donne della Resistenza.

Ridurre le spese militari, riconvertire l’economia

Invece che elicotteri per mitragliatrici, eliambulanze, invece che caccia F35 e carrarmati, apparecchiature per la sanità. Invece di produrre strumenti e congegni che servono in guerre sempre più sanguinose, si possono produrre (con la stessa tecnologia) strumenti e congegni che servono a salvare la vita delle persone, spegnere gli incendi, creare posti di lavoro. E’ questa l’economia di pace che vogliamo.

Liberi di manifestare per il cessate il fuoco

Sabato 9 marzo i movimenti, le associazioni italiane e la Cgil – riuniti nella coalizione Assisi Pace Giusta - manifesteranno a Roma con un corteo da Piazza della Repubblica (ore 12,45) ai Fori per il cessate il fuoco a Gaza e per la libertà di manifestare. Dopo i fatti di Pisa e di Firenze (con le manganellate agli studenti) è necessario dare un messaggio chiaro: la libertà di manifestare non può essere impedita e limitata, così come la libertà di informazione. La Costituzione va difesa.

Gaza e la guerra mondiale

Senza mandato Onu e senza voto parlamentare stiamo per prendere il comando tattico della missione Aspide nel Mar Rosso. Una missione potenzialmente offensiva, con regole di ingaggio fumose, che ci espone al coinvolgimento diretto nella possibile escalation. Non c’è altra via se non mobilitarsi per fermare il genocidio a Gaza, fermare le guerre e il riarmo.

Ambiente e lavoro per un nuovo modello di sviluppo

Il convegno dell’Alleanza Clima Lavoro in programma a Torino il 25-26 gennaio segna un passaggio importante sul fronte dell’impegno comune di ambientalisti e sindacalisti per la mobilità sostenibile e per una transizione giusta, che non lasci indietro nessuno e che sia sostenibile anche per il lavoro.

Cinque piazze, cinquanta giorni

Negli ultimi 50 giorni le piazze italiane si sono riempite per 5 occasioni importanti e diverse. Vogliamo aprire una discussione su questo sito sui soggetti, le culture, le pratiche e le proposte di queste mobilitazioni. E su come ciò può rinnovare la politica in un anno, il 2024, pieno di elezioni, locali ed europee.

La sponda albanese

A proposito dei rapporti tra Italia e Albania bisogna tornare con la memoria agli anni Novanta, per capire la "cooperazione profonda" che la presidente del Consiglio Meloni ha citato nell'incontro con il primo ministro Edi Rama. E comunque non sarà la minaccia di essere internati in un campo di concentramento sull'altra sponda dell'Adriatico a fermare l'esodo dei migranti verso la ricca Europa.

Meloni tra cesarismo e florivivaismo

Il consiglio dei ministri del 3 novembre - alla vigilia cioè dello scherzo telefonico dei due comici russi Vovan (Vladimir Kuznetsov) e Lexus (Alexey Stolyarov) - in una sola ora ha varato tre provvedimenti: il disegno di legge costituzionale per l'elezione diretta del presidente o della presidente del consiglio, la governance del "Piano Mattei" e last but not least la riforma del florivivaismo. Le reazioni a tutta questa serie di avvenimenti, politici e meno politici, finiscono per mischiarsi.

Pace subito

La morte dei civili, che siano israeliani o palestinesi, è inaccettabile. La spirale del terrore e della guerra va fermata subito, e per noi non c’è che un modo: con il rispetto delle risoluzioni delle Nazioni Unite, la creazione di uno Stato di Palestina e la costruzione di un sistema di sicurezza e garanzia per lo Stato di Israele, anche attraverso una missione di peace keeping dell’Onu ai confini tra Gaza e Israele.

Verso il 7 ottobre, e dopo

Due grandi cortei attraverseranno Roma il 7 ottobre per difendere e attuare la Costituzione. Sbilanciamoci, che sta già preparando, per metà ottobre, la sua Gazzetta non Ufficiale e quindi la sua Controfinanziaria in risposta a Nadef e Legge di Bilancio, sarà in piazza con le sue proposte alternative su sanità, diritto allo studio, ambiente e transizione all'elettrico, Pnrr, accoglienza ai migranti. Un calendario che proseguirà fino a gennaio e oltre.

L’Altra Cernobbio continua nelle mobilitazioni

Sarà un autunno pieno di iniziative e di mobilitazioni, in cui come Sbilanciamoci porteremo la nostra capacità analitica, di critica e di proposte a cominciare dalla "Gazzetta Non Ufficiale" e poi dalla Controfinanziaria. Saranno il frutto del confronto che abbiamo tenuto all'Altra Cernobbio: 12 ore di discussione, 47 interventi. Il paese rischia di fare molti passi indietro, è tempo di lottare "per un'Italia capace di futuro".

La costituente del cambiamento

Si è spostato a Como, l'1 e 2 settembre, il XIII forum di Sbilanciamoci!. E sarà ancora più importante, non solo per ribadire i principi costituzionali di fronte al diniego del Comune di Cernobbio. Ma perché, con la legge di bilancio che si annuncia, l'impoverimento, la guerra, è importante discutere insieme le alternative.

Loro sì quindi noi no

Il divieto di svolgere il forum annuale di Sbilanciamoci a Cernobbio il prossimo 1 e 2 settembre è un fatto di inusitata gravità. Ancora più grave che la decisione sia stata presa per “motivi di ordine pubblico”. Una motivazione inconsistente e risibile. Una ferita alla democrazia e ai diritti costituzionali: lede l’articolo 17 (diritto di riunione) e l’articolo 21 (diritto d’espressione). E proprio alla Costituzione è dedicato il nostro forum di quest'anno.

Il settembre di Sbilanciamoci!

Il settembre di Sbilanciamoci si aprirà con l’Altra Cernobbio (1-2 settembre), il nostro XIII forum che avrà come titolo: La strada maestra. Quella della Costituzione repubblicana, che continua a rappresentare il nostro programma politico. Continuerà con la preparazione della nostra legge di bilancio, alternativa a quella del governo, con le proposte di un diverso uso della spesa pubblica per l’ambiente, i diritti, la pace, il lavoro. Si concluderà con la grande manifestazione del 30 settembre a Roma per difendere e rilanciare la Costituzione, per dire no all’autonomia differenziata.

Basta lagne

Chissà perché i negazionisti del cambiamento climatico non hanno paura dei manganelli né di reprimende sociali o guai giudiziari. Neanche se strizzano l'occhio ai cospirazionisti antiscientifici. Il partito dei ricchi li apprezza. In Francia e in Italia festeggiano ogni rimando delle norme ambientali per eliminare il motore endotermico delle auto. E poi, via, quante storie anche per un po' di pioggia in più in Romagna.

Dalla parte della Costituzione

Il prossimo 27 maggio, a Roma associazioni, reti, campagne (tra cui molte organizzazioni aderenti a Sbilanciamoci) e la Cgil promuovono un’assemblea nazionale dal titolo “Insieme per la Costituzione”, in cui si discuteranno iniziative comuni contro i tentativi di stravolgimento della Costituzione materiale e formale e del ruolo del Parlamento.

Insieme per la pace

Non sono ore facili. L’escalation continua con il rischio di una deriva nucleare della guerra. Anche il riarmo continua. L’Ue pensa di utilizzare parte del Recovery Plan per le armi. Il 20 maggio Europe for Peace promuove una assemblea a Perugia, alla vigilia della marcia, per rilanciare la mobilitazione per la pace ovunque.

Le spese militari non conoscono crisi

Oltre 2.200 miliardi di dollari. A tanto ammontano, secondo i dati dell’ultimo Rapporto Sipri, le spese militari nel mondo nel 2022. Invece di proseguire sulla strada della guerra e del riarmo, bisogna affrontare le sfide di un’umanità sofferente e di un pianeta vicino al collasso.

Una riforma fiscale contro l’equità

Con l'approvazione della delega fiscale il governo erode la progressività fiscale prevista dall'articolo 53 della Costituzione e di fatto prevede un definanziamento brutale della sanità e dei servizi pubblici. Una linea ideologica che privilegia i ricchi, l'opposto delle nostre cinque proposte della campagna Tax The Rich che speriamo sposino anche i sindacati.