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Dieci proposte per noi

Sbilanciamoci! lancia 10 proposte – dalla scuola al lavoro, dalla previdenza alla casa – per la generazione precaria. 10 proposte – dettagliate e concrete – per creare nuova occupazione, investire nella scuola e nell’università, permettere ai giovani di costruirsi un futuro

Oggi la condizione dei giovani in Italia è particolarmente drammatica e la crisi economica ha accentuato le difficoltà che in Italia sono strutturali e ben più marcate che nel resto dell’Unione europea. Tutto questo è testimoniato dalla difficoltà di accesso al mercato del lavoro e dall’impossibilità di far seguire la propria carriera formativa a una professione corrispondente, dalla grande difficoltà di costruirsi una vita indipendente, dalla difficoltà di accesso al credito, dalla drammatica condizione dei giovani nel mezzogiorno e dei giovani migranti. I dati parlano chiaro: • la disoccupazione giovanile nella fascia di età 15-24 anni è al 29,4% (in Europa il 20%) • metà dei giovani che lavorano ha un contratto da precario• l’occupazione è calata dell’1,6% in Italia nel 2010, ma tra i giovani il calo è stato dell’8% • solo il 25% dei giovani che hanno un contratto a termine poi viene assunto a tempo indeterminato • in Italia i laureati sono il 19%, nei paesi dell’Unione europa il 30% • nel 2010 gli iscritti all’università sono calati del 5% rispetto al 2009 • l’abbandono scolastico è al 19,2% (in Europa il 15%) • la popolazione studentesca coperta da borse di studio in Italia è l’8,4%, mentre in Francia è il 23,8% e in Germania il 25,5% • il 41% degli studenti fuori sede deve prendere in affitto una casa/camera “in nero” • i giovani che a 34 anni ancora vivono con un genitore sono il 25% della fascia giovanile • nel mezzogiorno il 20% dei giovani non studia e non cerca lavoro. E potremmo continuare. È per questo motivo che la campagna Sbilanciamoci propone – sul modello dei Rapporti prodotti in occasione della discussione della legge finanziaria – un piano sintetico di 10 proposte per affrontare la condizione dei giovani di questo paese. Si tratta di un primo elenco di proposte alle quali si possono affiancare le altre elaborazioni e proposte che le organizzazioni giovanili e studentesche hanno formulato in questi anni. Si tratta di proposte che possono in gran parte essere “autofinanziate” e che se portate avanti con coerenza e determinazione possono – secondo i nostri calcoli – portare anche a un aumento dell’1% del Pil. Si tratta – anche sulla condizione giovanile e per questo motivo può avere un significato paradigmatico – di contrastare le politiche restrittive e di puro contenimento della spesa (e spesso di taglio selvaggio alla spesa per la formazione, alle politiche e ai servizi sociali, all’ambiente, alla ricerca) che Tremonti e il governo Berlusconi hanno sin qui messo in campo. Si tratta di mettere in campo politiche di protezione sociale con politiche di investimento nella formazione, nella ricerca, nell’innovazione, nel capitale sociale e umano. In una parola si tratta di investire nel futuro, nella qualità sociale e ambientale, nella sostenibilità ambientale in un’autentica società della conoscenza che favorisca una maggior benessere, maggiori diritti, oppurtunità ed eguaglianza, che contribuisca a un nuovo modello di sviluppo al quale i giovani possono dare un contributo fondamentale.

Scarica il pdf con le 10 proposte